Intervista di al Resto del Carlino del 31 agosto e commento di Piergiorgio Licciardello.
Di seguito la mia intervista al Resto del Carlino.
Penso che delinei bene le ragioni del mio passo avanti.
Chiaramente il confronto congressuale permetterà di sviluppare in modo più approfondito programmi e idee.
Visto però che su altre testate si è riproposto il tema dell’unità renziana ci terrei a puntualizzare alcune cose:1) innanzitutto siamo un popolo di iscritti e non di “iani”. Il congresso provinciale non è e non è mai stato il secondo tempo di quello nazionale. Contano le persone e i progetti, non le etichette e le casacche
2) in conseguenza di quanto sopra lo scenario vedeva la base renziana divisa anche prima della mia discesa in campo. Va detto che analoga divisione, anche se, curiosamente, se ne parla poco, è presente anche tra i sostenitori di Orlando. Bisogna prenderne atto come logica evoluzione delle dinamiche locali
3) Se anche si volesse considerare l’unità Renziana come un valore da perseguire, ciò non potrebbe avvenire semplicemente sulla base dei nomi ma, piuttosto, sulla ricerca di una piattaforma progettuale e programmatica. Tale ricerca comunque non c’è stata e nemmeno sarebbe stata possibile. Se l’alternativa alla segreteria uscente deve essere costruita raccogliendo sotto la bandiera renziana forze che sono apertamente in contrasto con la segreteria nazionale, appare difficile ipotizzare una sintesi progettuale, ad esempio su temi come la legalità o l’economia, che vada oltre una mera proposizione di facciata.
Ciò detto cerchiamo di vivere questo percorso congressuale col piacere di fare politica, coinvolgiamo persone e invitiamole ad iscriversi e a partecipare.
Siamo l’unica forza politica che elegge i propri organismi in modo democratico.
Facciamo che questa sia la nostra forza e non un punto di debolezza.
Buon congresso a tutti